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Scelti e raggruppati sotto il titolo emblematico, "In libertà di lettura", i saggi critici di Giuliana Bonacchi Gazzarrini si ripropongono come capitoli omogenei di un libro ininterrotto, il libro nascosto della poesia e della letteratura, parte integrante della nostra civiltà. Legati a occasioni e luoghi diversi (la 'piccola patria' toscana, il 'giardino romantico' di Scornio, le Marche ataviche, la Firenze ottocentesca del 'circolo Vieusseux' e degli anni trenta del Novecento), soprattutto durante gli anni fortunati dell'insegnamento urbinate, l'attività di ricerca culturale doveva farsi intensa, stimolata da maestri d'anima eccezionali, come Carlo Bo e Mario Luzi. In forma lucida e approfondita sfilano, così, autori e opere, famosi o minori.